Il mondo della luna, Torino, Avondo, 1760

 SCENA III
 
 Quattro cavalieri con paggi e staffieri, che portano abiti da travestire Buonafede, e detti. Intanto che i cavalieri cantano il coro, i paggi levano le vesti sue a Buonafede e lo vestono con gli abiti capricciosi da loro portati
 
 QUATTRO CAVALIERI
 
    Uomo felice,
675cui goder lice
 di questo mondo
 l’alta beltà.
 
    L’imperatore,
 per farvi onore
680prove vi manda
 di sua bontà.
 
 ECCLITICO, BUONAFEDE A DUE
 
    Il ciel lo guardi
 sempre d’affanni,
 viva mill’anni
685con sanità.
 
 QUATTRO CAVALIERI
 
    Or che vestito
 siete e pulito,
 andar potrete
 da sua maestà.
 
 TUTTI
 
690   Il ciel lo guardi
 sempre d’affanni,
 viva mill’anni
 con sanità. (Partono i cavalieri, paggi, staffieri)
 
 BUONAFEDE
 Come avrò a contenermi?
695Quante gran riverenze avrò da fare?
 ECCLITICO
 Il nostro buon monarca
 non vuol adulatori. Egli è un signore
 ch’è tagliato alla buona e di buon core.
 BUONAFEDE
 Andiam. Non vedo l’ora di vederlo.
700Ma quanto in anticamera
 aspettar ci farà?
 ECCLITICO
                                 Qui in anticamera
 sospirar non si sente o bestemmiare.
 Ognuno puol entrare,
 ognuno puol andar dal suo sovrano
705e può baciargli il piè, non che la mano.
 Ma restate, che io
 anderò ad avvisarlo;
 egli ha tanta bontà
 che per farvi piacer qui venirà.
 BUONAFEDE
710E la mia cameriera e le mie figlie
 non verranno con noi?
 ECCLITICO
 Sì sì, verranno poi,
 anzi le nostre donne
 han ius particolare a questo impero,
715perché va colla luna il lor pensiero.
 
    Voi lo sapete
 come son fatte,
 ora vezzose,
 tutte amorose,
720ora ostinate,
 fiere arrabbiate.
 Che! Non è vero?
 Sono lunatiche,
 oh signorsì.
 
725   Mutan figura,
 mutan pensiere,
 son per natura
 poco sincere,
 certo, credetemi,
730che l’è così.