Il mondo della luna, Londra, Woodfall, 1760

 SCENA VI
 
 Gran sala con trono capriccioso.
 
 CECCO vestito da imperatore della luna, ERNESTO vestito alla lunare con stella in fronte. Seguito di gente lunare. Poi ECLITTICO, BUONAFEDE e LISETTA
 
 ERNESTO
 Cecco, falla pulita,
 vedi là Buonafede con Lisetta.
 CECCO
675Pronto sarò per far quanto s’aspetta.
 ECLITTICO
 Vedete; ecco già preparato,
 per darci udienza il tutto è apparecchiato.
 BUONAFEDE
 Come avrò a contenermi?
 Quante gran riverenze avrò da fare?
 ECLITTICO
680Dovete quel che fo solo imitare.
 LISETTA
 Andiam; non vedo l’ora di vederlo. (Eclittico fa delle riverenze caricate, le quali sono comicamente imitate da Buonafede, Eclittico e Lisetta se ne burlano)
 BUONAFEDE
 Umilmente m’inchino
 a vostra maestà.
 LISETTA
 Anche io serva gli sono.
 CECCO
685E chi mai siete voi
 che indrizza i suoi saluti
 alla maestà nostra e non a noi?
 BUONAFEDE
 Perdoni; io fo all’usanza
 del mondo sullunar dove son nato.
 CECCO
690Delle vostre pazzie sono informato.
 BUONAFEDE
 Dite ben; ma che vedo!
 Quivi il signor Ernesto?
 ERNESTO
                                              V’ingannate.
 Io stella sono ed Espero mi chiamo.
 BUONAFEDE
 Io non so che mi dire.
 ERNESTO
                                           Or che vi pare?
695Vi piace il nostro mondo?
 BUONAFEDE
                                                 In fede mia,
 a chi un mondo sì bel non piaceria?
 Ma per esser contento
 una grazia, signor, ancor vi chiedo.
 CECCO
 Chiedete pur, che tutto vi concedo.
 BUONAFEDE
700Ho due figlie...
 CECCO
                              V’ho inteso,
 io le farò venir ma con un patto,
 che vo’ senza recarvi dispiacere
 maritarle tra noi a mio piacere.
 BUONAFEDE
 Signora maestà, lei mi fa onore
705e degno non sono io di tal favore.
 LISETTA
 Signor imperatore, io vi scongiuro
 invece di due spose a farne tre,
 e di aggiungere in terzo ancora me.
 BUONAFEDE
 Come! Che dici?
 CECCO
                                  Zitto;
710accostatevi un po’, bella ragazza,
 e con me favellate.
 Or ditemi un pochino...
 (Lisetta, sarai mia).
 LISETTA
 (Mi par mille anni, credilo, Cecchino).
 BUONAFEDE
715(Io non vorrei che il nostro imperatore
 mi facesse l’onore
 di rapirmi Lisetta).
 CECCO
 Eclittico, sentite.
 Buonafede, ascoltate. Il primo eleggo
720di nostra corte gran cirimoniere;
 e voi della novella nostra sposa
 sarete gran bracciere. (Eclittico fa una gran riverenza, imitata comicamente da Buonafede)
 ECLITTICO
 Ringrazio la bontà
 di vostra maestà.
 BUONAFEDE
725Anche io faccio lo stesso.
 Ma la sposa dov’è?
 CECCO
                                     Sentite adesso.
 Lisetta, vezzosetta e graziosina,
 vi dichiaro lunatica regina.
 BUONAFEDE
 Ih!
 LISETTA
          Oh!
 CECCO
                    E ben, che dite?
730Ecco il trono per voi, se lo aggradite.
 LISETTA
 Il trono? Ohimè! Non so;
 sono fra il sì e il no.
 Ma questa è una gran sorte; vengo tosto.
 BUONAFEDE
 Dove, dove, Lisetta?
 LISETTA
735A ricever la grazia
 del nostro imperatore,
 giacché egli mi vuol far sì grande onore.
 BUONAFEDE
 Come! Non ti vergogni?
 Non hai timore della sua tristizia?
 LISETTA
740Eh, qui tutto si fa senza malizia.
 BUONAFEDE
 Lisetta, bada bene.
 LISETTA
                                      È innocentino,
 il nostro imperator, come un bambino.
 CECCO
 Che tardate? Oramai già stanco sono;
 non voglio più aspettar; al trono, al trono.
 LISETTA
 
745   Se lo comanda, sì, venirò.
 Signor padrone, cosa sarà?
 Imperatrice dunque sarò?
 Oh fosse almeno la verità!
 Sento nel core certo vapore
750che m’empie tutta di nobiltà.