Il mondo della luna, Londra, Woodfall, 1760

 SCENA II
 
 ERNESTO e FLAMINIA
 
 ERNESTO
 Vedeste Buonafede?
 In questo giardin crede
 di goder la fortuna
 di trovarsi nel mondo della luna.
 FLAMINIA
505Sembra il ciel secondar la nostra frode;
 ma temo alfin che il padre
 non discopra l’inganno.
 ERNESTO
                                             Eh, non temete,
 or or nella gran sala dell’astrologo
 farem ch’ei creda sempre più. Son certo
510che ancor voi riderete,
 quando tutto in disparte osserverete.
 FLAMINIA
 Lo voglia il ciel! Ma il genitor ritorna;
 ed Eclittico è seco.
 ERNESTO
                                    Andiam, mia vita,
 al destinato loco;
515quanto bramiamo goderem fra poco.
 FLAMINIA
 Mi sento consolar. Voi siete, Ernesto,
 l’unico mio contento;
 e tutta per voi sol strugger mi sento.
 ERNESTO
 
    Quel labbro adorato
520m’è grato, m’accende,
 se vita mi rende,
 se morte mi dà. (Partono insieme)