Il mondo della luna, Brunswick, 1760

 SCENA XI
 
 A suono di sinfonia cala una nuvola che aprendosi escono FLAMINIA e CLARICE, BUONAFEDE le incontra, CECCO e LISETTA restono in trono e sopragiunge ERNESTO ed ECCLITICO
 
 BUONAFEDE
 Figlie, mie care figlie
960siate le benvenute. Ah, che ne dite?
 Bella fortuna aver un genitore
 dello spirito mio
 ch’abbia fatto per voi quel ch’ho fatto io!
 Lunatiche ora siete,
965un mondo goderete
 pieno di cose belle,
 splenderete quaggiù come due stelle.
 FLAMINIA
 Molto vi devo o padre,
 un uom saggio voi siete,
970di politica assai voi ne sapete.
 CLARICE
 Si vede certamente
 che avete una gran mente,
 siete un uom virtuoso senza pari,
 cedono gli uomini a voi famosi e chiari.
 BUONAFEDE
975Inchinatevi tosto
 al nostro imperatore;
 grazie rendete a lui di tanto onore.
 FLAMINIA
 Ma colei è Lisetta?
 BUONAFEDE
 Che volete ch’io dica?
980Colei è la felice
 del mondo della luna imperatrice.
 CLARICE
 Oh fortunata invero!
 Mentre quel della luna è un grande impero.
 FLAMINIA
 Monarca, a voi m’inchino.
 CECCO
985Manco male che voi
 vi siete ricordata alfin di noi.
 FLAMINIA
 Perdono io vi dimando
 e alla vostra bontà mi raccomando.
 CECCO
 Olà Espero, udite. (Ad Ernesto)
990Questa bella servite.
 Conducetela tosto alle sue stanze
 e insegnatele voi le nostre usanze.
 ERNESTO
 Obbedito sarete.
 BUONAFEDE
                                  Ehi, ehi, fermate.
 Signor le figlie mie
995con gli uomini non van da solo a sola.
 CECCO
 In questo nostro mondo
 le femmine ci van publicamente
 e non lo fanno mai secretamente.
 BUONAFEDE
 È ver, non parlo più.
 FLAMINIA
                                        Contenta io vado,
1000giacché il mio genitor non se ne lagna,
 con Espero gentil che mi accompagna.
 
    Allo splendor di quelle
 care pupille belle
 resistere non sa
1005l’anima amante.
 
    Già sento che il mio core
 arde per lui d’amore
 e l’alma mia sarà
 sempre costante.