Lugrezia romana in Costantinopoli, Venezia, Valvasense, 1737

Vignetta Frontespizio
 SCENA II
 
 COLATINO e detta
 
 Colatino
 Lugrezia!
 Lugrezia
                     Colatino!
 Colatino
 Laticino del Lazio!
 Lugrezia
 Talpone del Torpeo!
 Colatino
 Gloria del Campidoglio!
 Lugrezia
455Onor del Culiseo!
 Colatino
 Qual nuvola importuna
 copre in una pupilla
 la metà di quel sol ch’in te scintilla?
 Lugrezia
 Caro il mio Colatino
460temo che non mi venga un cancherino.
 Colatino
 Lascia veder mio bene.
 Lugrezia
 Ahimè non mi toccar.
 Colatino
                                          Farò pian piano, (Gli leva il bolettino)
 allegra anima mia, che l’occhio è sano.
 Lugrezia
 Grazie al cielo ci vedo.
465Ma dimmi, anima mia, nelle sventure
 come vieni sì grasso?
 Colatino
                                          Io grasso! Oh bella!
 Tu sì cara consorte
 sei un pan di botiro.
 Lugrezia
                                        Io certamente
 non ho sulla mia pelle alcuna rappa,
470son bella, tonda e grossa e non son fiappa.
 Colatino
 Si vede ben...
 Lugrezia
                            Ma dimmi,
 dal naufraggio commun come sortisti?
 Colatino
 A un timon di gallera io m’attaccai
 onde... Ma viene il re.
 Lugrezia
                                          Salvati presto.
 Colatino
475Dove!
 Lugrezia
               Cieli non so!
 Colà dentro, ma no!
 Vanne di qua, né meno.
 Vien con me, non va bene.
 Entra là, non conviene.
480Presto non v’è altro caso,
 nasconditi ben mio
 là dove sta delle immondizie il vaso.
 Colatino
 Tremo da capo a piè per il timore,
 guai se no avessi di romano il core! (Si ritira)