Metrica: interrogazione
135 tronchi in Le nozze Bologna, Sassi, 1755  (pezzi chiusi) 
   Prevale il mio sì.
quando eccede la viltà.
   Posso dire al servitor:
non mi vuo’ di voi fidar.
che il mio segreto amor...
   All’usanza non ci sto;
sia fedel lo sposo ancor.
voi avete ferito il mio cor.
per voi sento nel seno l’ardor.
che son figli d’un tenero amor.
a dirti così... (A Masotto)
mandato son qui... (A Masotto)
saprete com’è. (S’accosta a Dorina)
   (V’è qualche novità?) (A Masotto)
(Stassera si farà). (Piano a Dorina)
(Per me la disporrà). (Da sé)
(Or parla in mio favor). (A Mingone)
(Per me parla il fattor). (A Titta)
(Siete il mio dolce amor). (Fra loro)
sento brillarmi il cor). (Fra loro)
ma chi sia non voglio dir.
già m’ha fatto innamorar.
   Faccia un passino in là; (All’uno)
volti quel viso in qua. (All’altro)
tanti affanni nel mio cuor.
se voi la date a me. (Al conte)
(Eh ben, che cosa c’è?) (A Mingone)
Costui non vuol tacer. (Parte)
che il bravar tremar mi fa.
brutti mostacci, fatevi in là.
Così si fa. (Le donne rivengono)
la vostra carità. (A Masotto)
il marito non può replicar.
e mi voglio ancor io maritar.
L’ho sentita a dir così:
   Se fosse così. (Con tenerezza)
che per voi non c’è niente da far.
non si spezzi lo stral che li ferì.

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