Metrica: interrogazione
523 settenari (recitativo) in La finta semplice Venezia, Fenzo, 1764 
che l’un de’ miei padroni,
                Di qualche vecchia
L’un de’ patroni è alzato
Ehi? (Dalla porta fa cenno a Ninetta, corre a lui)
             Signore.
                               È permesso?
              Veder madama.
Favorisca, se il brama. (Correndoli incontro)
             Da me che volete?
                         Ma signora
                                Volete
                            La donna
Chi è qua?... Fratello... aiuto. (Ritirandosi spaventata)
sediam qui baronessa (Fa portar delle sedie)
Oibò, né l’un né l’altro.
                Gli anni adesso
                   E al giorno d’oggi
                Sì signore.
                        Accostatevi.
             Così in buonora. (La tira vicin affatto)
             Cosa è quel sospiro?
            Siete troppo avaro.
            Se non ho di voi
                  Che volete?
                 Perch’io vorrei
                 Il tuo capitano
                 Per quell’anello.
ch’io voglia e voglia anch’ella.
                         Sicuro.
                 Vostro fratello
                           Vien meco,
                                  In tutte
Eccovi un candeliero; (Li mette un candelliero in mano)
                     Un animale.
                       Un carnovale,
che pianger voi mi fate... (Si mette a piangere in un cantone)
Mia signora madama. (Accostandosi a lei)
Chi è di là che mi chiama? (Volgendosi da un’altra parte)
Sediam, che sarà meglio. (Prende una sedia)
Qui non vi sento appena; (Sedendo sull’angolo della scena)
(Me ne vo’ prender spasso). (E poi risponde con cenni a capriccio che non significano niente)
Cioè non so capire). (E poi le domanda co’ cenni se vuol essere sua moglie)
Moglie sì ma padrona. (E poi come molti cenni strambi a capriccio)
Ehi... dormite signore? (Lo scuote)
                           Di quello
                   Questa mattina.
               Che innocentina!
                               Appiano.
                 Più da lontano.
                  Quaranta passi.
Di là non vi movete, (Si pongono alle due estremità della scena)
                   No; prendiamo
                 Di prender moglie.
                 Perché dipende
                  La prenderete,
                  Sì signore.
                 Da chi trovolle.

Notice: Undefined index: metrica in /home/apostolo/domains/carlogoldoni.it/public_html/library/opera/controllers/Metrica/queryAction.php on line 8

Notice: Trying to access array offset on value of type null in /home/apostolo/domains/carlogoldoni.it/public_html/library/opera/controllers/Metrica/queryAction.php on line 8