Metrica: interrogazione
58 quinari doppi in Il signor dottore Venezia, Fenzo, 1758 
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 1, 1
   Signor Ipocrate, signor Galeno
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 1, 2
io vi vogl’essere buon servitor
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 1, 3
ma poco desino, ma poco ceno,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 1, 4
col miserabile vostro favor.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 155
   «Non si ricorda signor dottore
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 156
che mi ha promesso donarmi il cuore?»
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 157
«Sì vi ho promesso, ve lo confesso,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 158
ma senza il padre non mi è permesso».
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 159
«Signor fattore quest’è l’impegno».
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 160
«Di una speziale più non mi degno».
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 161
«Messer Beltrame quest’è un imbroglio».
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 162
«Questo messere più non lo voglio».
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 163
«Via Bernardino...» «Sono un dottore...»
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 164
«Messer Beltrame...» «Sono un signore».
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 165
«Siete due sciocchi. Siete due pazzi.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 166
Non più rumori, non più schiamazzi,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 167
signor dottore mi sposerà.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 5, 168
Messer Beltrame si pentirà». (Parte)
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 318
   Voi siete bella come una stella,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 319
siete brilante come un diamante,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 320
rosa nel volto, giglio nel sen.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 321
   Ma come stiamo dentro nel core?
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 322
Son galantuomo, sono un dottore,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 323
so colle donne quel che convien.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 324
   Venere bella, diva dell’etera,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 325
Ecate, Diana, Luna etecaetera.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 326
Siete l’eclitica del ciel d’amor,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 9, 327
siete il barometro di questo cor.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 377
   Fabrizio caro, Fabrizio bello,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 378
ve lo confesso, voi siete quello
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 379
che mi ha ferito nel seno il cor
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 380
ma ho da dipendere se vi ho da prendere
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 381
dall’illustrissimo signor dottor.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 382
   Non si propone, non si dispone,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 383
non si fa niente senza il dottor.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 384
Tutto va bene, tutto è perfetto
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 385
quando l’ha detto prima il dottor.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 386
   Fabrizio bello, Fabrizio caro
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 11, 387
son la sorella di un gran dottor. (Parte)
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 441
   Serva umilissima signor dottore,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 442
me ne congratulo con lei di cuore,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 443
faccio il mio debito qual si convien.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 444
   Garbata giovine bene obbligato,
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 445
di voi ricordomi, vi sarò grato
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 446
col nuovo titolo ch’io porto in sen.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 447
   Avete fatto quel che si aspetta!
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 448
Egli l’ufficio cortese accetta;
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 449
abbiam che fare, potete andar. (A Rosina)
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 450
   Mi discacciate? (A Beltrame)
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 450
                                  No no restate. (A Rosina)
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 451
S’ei lo permette, si può restar. (A Rosina)
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 452
(Non è ancor tempo di principiar).
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 453
   Signor dottore, s’ella comanda
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 454
è preparata quella bevanda
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 455
che cioccolata si suol chiamar.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 456
   In questa camera la vuo’ pigliar.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, I 15, 457
E a quanti siamo s’ha da portar.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, III 10, 1387
   Rosina bella, eccomi qui.
Il signor dottore, Venezia, Fenzo, 1758, III 10, 1388
Ah se credessi... direi di sì.

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