Metrica: interrogazione
25 endecasillabi (pezzi chiusi) in La mascherata Venezia, Fenzo, 1751 
   Amore è fatto come un uccelletto
che va di ramo in ramo saltellando,
venuto è con un volo nel mio petto
e il povero mio cor mi va beccando,
   lo voglio accarezzare il poveretto,
finché per divertirmi va cantando
e quando avrà finito di cantare
a un altro ramo il lascierò volare.
   Oimè, che l’uccellino se n’è andato
e mi ha lasciato il pizzicor nel core.
Appena a cantuciare ha principiato
da me se n’è fugito il traditore.
   Donne, se lo vedete il scelerato,
non vi fidate dell’ingrato amore;
egli alla prima mostra cortesia
ma inganna e sul più bel se ne va via. (Partono le donne)
   Vorria che fosse uciello e che volasse
e che tu me ncapasse alla gaiola,
vorria che fosse cola e che parlasse
per cercare quattr’ova a sta figliola,
   vorria che fosse viento e che sciosciasse
per te levà da capo la rezzola,
vorria che fosse vufera e tozzasse
per mettere paura alla figliola.
patreto, zieta e soreta, ebbà.

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