Il talismano, Milano, Bianchi, 1779

Vignetta Frontespizio
 IL TALISMANO
 
 
    Commedia per musica da rappresentarsi in Milano nel nuovo teatro alla Canobiana per la solenne occasione della sua prima apertura l’autunno dell’anno 1779, dedicata alle loro altezze reali il serenissimo arciduca Ferdinando, principe reale d’Ungheria e Boemia, arciduca d’Austria, duca di Borgogna e di Lorena, eccetera, cesareo reale luogotenente, governatore e capitano generale nella Lombardia austriaca, e la serenissima arciduchessa Maria Ricciarda Beatrice d’Este, principessa di Modena.
    In Milano, appresso Giovanni Batista Bianchi, regio stampatore, colla permissione.
 
 
 Altezze reali,
    quella stessa benigna accoglienza che vi compiaceste, altezze reali, di generosamente accordare al primo spettacolo, che per l’occasione corrente esponemmo, la imploriamo a questo secondo che, non meno di quello ornato, da celebre poeta novellamente tessuto e dalla gara dei compositori della musica reso sempre più interessante vi offeriamo. Felici noi, se soddisfacendo al pubblico potremo ottenere la graziosa approvazione delle vostre altezze reali, di cui pieni d’alta venerazione siamo delle altezze vostre reali umilissimi, divotissimi, obbligatissimi servitori.
 
    I cavalieri associati
 
 
 ATTORI
 
 CAROLINA zingana
 (signora Maddalena Allegranti)
 LINDORO amante di Carolina
 (signor Francesco Bussani)
 PANCRAZIO governatore, padre di
 (signor Andrea Moriggi)
 SANDRINA
 (signora Luigia Allegretti)
 PERILLO finto zingano, amante di Sandrina
 (signor Giuseppe Lolli)
 GIANNINA cameriera di Sandrina
 (signora Maria Citteria)
 CARDANO vecchio, capo di zingani
 (signor Fausto Borselli)
 UN NOTAIO
 
 Coro di zingani, di zingane, di legali, di popolo
 
    La scena si rappresenta nel feudo di cui Pancrazio è governatore. La poesia è nuova del celebre signor avvocato Carlo Goldoni. Compositori della musica: dell’atto primo signor maestro Antonio Salieri, all’attual servizio di sua maestà l’augustissimo imperatore; dell’atto secondo e terzo signor maestro Giacomo Rust.
    Al cembalo signor maestro Giovanni Batista Lampugnani. Direttore dell’orchestra signor Luca Roscio detto Luchino. Inventore e direttore de’ balli signor Antonio Muzzarelli.
 
 BALLERINI
 
    Primi seri: signora Antonia Vulcani, signora Vittoria Pelosini, signor Luigi Bardotti, signor Giacomo Ricciardi. Primi grotteschi: signor Eusebio Luzzi, signora Rosa Pelosini. Di mezzo carattere: signora Maria Meloncini, signora Teresa Paladini, signor Giovanni Antonio Cianfanelli, signor Antonio Casacci. Altri ballerini e figuranti: signori Gaetano Lombardi, Francesco Pallavicino, Giovanni Valtolina, Vincenzo Perelli, Giovanni Batista Aimì, Francesco Sedini, Gasparo Rossati, Gasparo Arosio, Ignazio Rossi, Pietro Viganò, Gaetano Fava, Giulio Aresino; signore Innocente Villa, Teresa Martelli, Teresa Magistretti, Maria Cassia, Angela Gallarina, Maddalena Valtolina, Rosa Masnieri, Gaetana Protti, Angela Rossi, Francesca Lazzari, Maria Martelli, Francesca Tolvi.
    Ballo primo: Adelasia, ballo eroico pantomimo. Ballo secondo: Le avventure d’Ircana de’ quali evvi la dichiarazione in libretto a parte. Direttore dell’orchestra per i balli signor Giuseppe Peruccone detto Pasqualino. Inventori del vestiario signori Francesco Motta, Giovanni Mazza.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Nell’atto primo: I campagna con tende e barache ad uso de’ zingani; II sala in casa di Pancrazio.
    Nell’atto secondo: III abitazione interna degli zingani; IV sala suddetta in casa di Pancrazio; V salone in casa di Pancrazio con seggioloni antichi.
    Nell’atto terzo: VI sala suddetta in casa di Pancrazio; VII campagna suddetta, ove sono accampati gli zingani illuminata in tempo di notte.
    Inventore e pittore dello scenario signor Pietro Gonzaga viniziano.
 
 
 AVVERTIMENTO
 
    Per quei riguardi dovuti al celebre autore si è stampato il presente libretto tale quale egli il compose. I cambiamenti pertanto, che per adattarsi ad alcune circostanze furon qui fatti da altra penna, son posti tutti in fine. Con un asterisco ed un numero nell’originale è segnato quand’essi occorrono nella recita e sotto il richiamo al numero corrispondente si troveranno.