Il re alla caccia, Venezia, Bassanese, 1763

Vignetta Frontespizio
 IL RE ALLA CACCIA
 
 
    Dramma giocoso di Polisseno Fegeio da rappresentarsi nel teatro di San Samuele l’autunno dell’anno MDCCLXIII.
    In Venezia, per Antonio Bassanese, con licenza de’ superiori.
 
 
 A CHI LEGGE
 
    L’argomento di quest’opera è fondato sopra un’antica tradizione che tuttavia si mantiene e passa per un’istoria. L’hanno posta gl’inglesi sopra la scena, di là l’hanno tratta i francesi, l’autore italiano se ne vale pel suo paese. Ciascheduno l’ha vestita alla sua maniera; le cose principali si trovano in tutti e le invenzioni si possono rilevar dal confronto.
 
 
 PERSONAGGI
 
 MEZZO CARATTERE
 
 ENRICO IV re d’Inghilterra
 (il signor Benedetto Bianchi)
 
 PARTI SERIE
 
 MILORD FIDELINGH
 (il signor Ferdinando Pasini)
 MILEDI MARIGNON
 (la signora Teresa Pasi)
 
 PRIMA BUFFA
 
 GIANNINA molinara
 (la signora Rosa Barattieri)
 
 SECONDA BUFFA
 
 LISETTA sorella di Giorgio
 (la signora Anna Maria Janni)
 
 PARTI UGUALI
 
 GIORGIO guardacaccia
 (il signor Domenico De Angelis)
 PASCALE guardia della foresta
 (il signor Giuseppe Pinetti)
 
 MEZZO CARATTERE
 
 RICCARDO cortigiano
 (la signora Cammilla Pasi)
 
 Seguito del re, cacciatori, guardie del bosco
 
    La scena si rappresenta in Inghilterra qualche lega distante da Scerud. La musica è del celebre maestro il signor Baldissera Galuppi detto volgarmente il Buranello.
 
 
 LI BALLI
 
    Saranno composizione e direzione del signor Giambattista Galantini ed eseguiti dalli seguenti: il signor Giuseppe Ercolani, la signora Cammilla Paganini Calzavarra, il signor Giacomo d’Uplò, la signora Angela Badì, il signor Girolamo Marani, il signor Steffano Poro, la signora Teresa Casacci, il signor Vismercati, la signora Cristina Colombi. Fuori delli concerti: il signor Giovanni Battista Galantini, la signora Catterina Stacchini. Figuranti: il signor Cristoforo Serrano, la signora Eugenia Paganini, il signor Bortolo Ruggieri, la signora Maria Cavazza, il signor Antonio Chiarini, la signora Paolina Niel, il signor N. N., la signora N. N.
    Il vestiario di ricca e vaga invenzione è del signor Giovanni Battista Costa.
 
 
 MUTAZIONI DI SCENE
 
    Atto primo: bosco spazioso con alberi isolati sparsi qua e là per la scena; in fondo si vede gran padiglione aperto, sotto di cui una tavola preparata per il rinfresco del re e suoi cortigiani alla caccia; il re, milord, Riccardo e molti altri cortigiani seduti a tavola tutti vestiti nobilmente da caccia; qua e là per la scena cacciatori del seguito in piedi e a sedere, con cani da caccia, falconi e schioppi e qualche cavallo fra le scene; in fondo alla scena vicino alla tavola i corni da caccia; recinto erboso all’imboccatura del bosco, con veduta da una parte della casa di Giorgio.
    Atto secondo: bosco con collina praticabile ed arbori isolati; continua la scena oscura, come nella fine dell’atto primo, oscura però in maniera che si vedano i personaggi; interno del bosco; cortile di Giannina piantato d’alberi che da una parte introduce alla casa e dall’altra al mulino per via d’un picciolo ponte levatoio.
    Atto terzo: recinto ombroso che introduce nel bosco; campagna vasta con alberetti piantati a disegno ed adornati di corone di fiori; da un lato il padiglione reale aperto con sedia su due gradini a guisa di trono.
    Le scene sono invenzione ed esecuzione del signor Gianfrancesco Costa, pubblico architetto ed ingegnere.